Correlazione fra sclerosi multipla e atrofia cerebrale
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Quando si parla di sclerosi multipla (SM), si parla spesso di lesioni e recidive, ma potresti anche aver sentito parlare di atrofia cerebrale. L’atrofia cerebrale è sempre più al centro della discussione, specialmente tra alcuni specialisti e ricercatori nel campo della SM. Cos’è quindi e perché ne stiamo parlando?
Cos’è l’atrofia cerebrale?
Atrofia cerebrale è il termine usato per descrivere la perdita di tessuto cerebrale che comprende mielina e assoni, ovvero le fibre nervose, e fa parte del normale processo di invecchiamento. Questo processo può anche essere chiamato perdita di volume cerebrale o restringimento della massa cerebrale. Pur essendo un processo naturale, il danno causato dalla sclerosi multipla può velocizzarne la progressione.
Questa immagine descrive l’atrofia cerebrale in una persona con una forma severa di sclerosi multipla. L’estensione della perdita di volume cerebrale può variare tra le persone affette da SM.
Perché l’atrofia cerebrale avviene più rapidamente nella sclerosi multipla?
La causa per cui l’atrofia cerebrale si verifica a un ritmo più veloce nelle persone affette da SM non è ancora completamente chiara: la perdita di volume cerebrale potrebbe verificarsi in conseguenza ad una serie di motivi. Una spiegazione è che l’infiammazione causata dalla SM attacca la mielina (guaina mielinica), lo strato protettivo intorno agli assoni del SNC, rendendo le cellule più vulnerabili a ulteriori danni erroneamente prodotti dal sistema immunitario.
Questo danno al tessuto cerebrale può dare origine a lesioni, ma può anche causare perdita tissutale contribuendo ulteriormente all’atrofia cerebrale complessiva. Un’altra spiegazione è che l’infiammazione può portare a cambiamenti nel fluido cerebrospinale, influenzando il volume del cervello. Non è ancora chiaro in che misura questi processi possano causare l’atrofia cerebrale associata alla SM ma sappiamo che alcune differenze sono date dallo stadio della malattia e dalla parte del cervello interessata.
Quali sono le conseguenze dell’atrofia cerebrale?
Sempre più spesso la ricerca scientifica mostra come l’atrofia cerebrale giochi un ruolo importante nella SM, un ruolo che è stato osservato sin dalle prime fasi della SM e durante la progressione della malattia. Numerosi studi hanno mostrato una correlazione tra l’aumento dell’atrofia cerebrale e il peggioramento di alcuni sintomi della SM, quali problemi cognitivi, aumento della disabilità fisica, sintomi intimi e problemi emotivi e psicologici, con un conseguente peggioramento della qualità della vita. I sintomi e i segni di un cervello atrofico variano a seconda dell’area di encefalo interessata dai processi di atrofizzazione: ad esempio, se l’atrofia cerebrale colpisce i lobi occipitali, il paziente soffre di problemi visivi; se interessa i lobi temporali, il paziente manifesta perdite di memoria, difficoltà di linguaggio, sbalzi d’umore, comportamenti anomali, cambiamenti di personalità, scarsa comprensione dei suoni ecc. È stato anche dimostrato che l’atrofia cerebrale che si verifica nelle persone che vivono con SM può essere usata come indicatore dell’aumento della disabilità con il progredire della malattia.
Come viene misurata l’atrofia cerebrale?
Ottenere una misurazione precisa dell’atrofia cerebrale può essere un processo molto complesso, motivo per cui gli strumenti diagnostici necessari per ottenere un’immagine accurata devono essere estremamente precisi e la misurazione dell’atrofia cerebrale può richiedere analisi complesse. È quindi improbabile che le misurazioni dell’atrofia cerebrale vengano effettuate dal medico che valuta la tua SM, ma sono invece utilizzate in studi clinici che cercano di comprendere meglio la malattia stessa.
La misurazione dell’atrofia cerebrale viene eseguita utilizzando la risonanza magnetica (RM). La risonanza magnetica funziona tramite l’uso di forti campi magnetici e onde radio per creare un’immagine dettagliata del cervello. Il tuo medico potrebbe aver utilizzato la risonanza magnetica (RM) per rilevare la presenza di lesioni, che nella scansione si presentano come macchie bianche e luminose. Per misurare l’atrofia cerebrale vengono utilizzati diversi tipi di risonanza magnetica (MR) che possono calcolare la dimensione di diverse aree del cervello e come la dimensione del cervello stesso possa cambiare nel tempo. Di recente, è stata introdotta una tecnica di neuroimaging chiamata “voxel-based morphometry” (VBM) utile al fine di analizzare le scansioni RM e comprendere le differenze volumetriche tra i vari comparti cerebrali a diversi stadi della malattia, consentendo di indentificare con più precisione le regioni nelle quali si sono verificate perdite di volume cerebrale e migliorare la comprensione di sintomi della SM quali la disabilità cognitiva e la fatica.
Come viene gestita l’atrofia cerebrale?
L’atrofia cerebrale può essere qualcosa da valutare quando discuti le tipologie di trattamento con il tuo medico o con l’infermiere specializzato in SM. Numerosi trattamenti modificanti la malattia (DMT) hanno dimostrato di ridurre il tasso di atrofia cerebrale nei pazienti affetti da SM.
Puoi approfondire il ruolo dei DMT nel trattamento della SM qui.
L’atrofia cerebrale può essere un aspetto da prendere in considerazione quando si pensa alla salute generale del cervello. Se desideri saperne di più su come mantenere sano il tuo cervello, dai un’occhiata al nostro articolo su come migliorare la salute del tuo cervello, qui.
- Atrophy symptoms. Disponibile alla pagina: https://my-ms.org/symptoms_atrophy.htm Ultimo accesso Maggio 2018.
- Magnetic resonance imaging (MRI). Disponibile alla pagina: https://www.mstrust.org.uk/a-z/magnetic-resonance-imaging-mri Ultimo accesso Maggio 2018.
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Ci tengo a te.
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